Dal 23 al 25 giugno 2023 residenza Yoga e laboratorio di scrittura, un’esperienza unica nel suo genere!
In questa edizione un momento particolare – e decisivo – sarà rappresentato dal seminario di scrittura in natura “Tessitori di foreste”, condotto da Tiziano Fratus, buddhista agreste e scrittore.
In questa edizione un momento particolare – e decisivo – sarà rappresentato dal seminario di scrittura in natura “Tessitori di foreste”, condotto da Tiziano Fratus, buddhista agreste e scrittore.
PROGRAMMA GIORNALIERO:
VENERDI
Arrivo entro le 16.30
ore 17.15 Presentazione
17.30 – 19.00 Pratica Yoga
19.00 passeggiata prima di cena
20.15 Cena vegetariana
21.30 pratica di mindfulness serale
SABATO
7.30-8.30 Pratiche Yoga del mattino
8.35 🙂 Colazione
9.15 – 14.00 Partenza per la passeggiata nel Bosco di Santo Spirito e laboratorio con Tiziano:
Cammino lento e profondo
Poesie e brani di letteratura eremitica
Contatto con la Natura e un pò di botanica 🙂
Esercizi di Buddhismo agreste
Meditazione
Scrittura
15.30/16 rientro in struttura e riposo
17.30 Pratiche Yoga del pomeriggio
18.45 Presentazione dei libri di Tiziano
19.30 Contemplazione del tramonto dalla terrazza
20.15 Cena
21.15 Meditazione della sera
DOMENICA
7.30 Pratiche Yoga del mattino
9.00 Colazione
9.45 Partenza per la passeggiata verso l’eremo di San Bartolomeo e Valle dello Spirito
15.00 Rientro e riposo, possibilità di fare la doccia nelle strutture del campeggio
16.30 Meditazione di amorevole gentilezza
17.30 Saluti gentili 🙂
Unendo la pratica Yoga al piacere di respirare l’aria di montagna, ci lasciamo abbracciare da luoghi incantati storicamente frequentati da eremiti e da camminatori spirituali.
Durante queste giornate praticheremo Yoga al mattino presto, faremo passeggiate al tramonto, dedicheremo uno spazio di meditazione e ascolto nel bosco per poi immergerci nella scrittura.
La scrittura è meditazione, è contemplazione, è minuziosa osservazione della realtà interiore ed esterna, è connessione con i mondi, è respiro.
Il bosco è un mondo popolato da esseri viventi saggi e pazienti: gli alberi.
Non sapremo mai veramente cosa si prova ad essere un albero, ma possiamo dedurne l’animo forte, l’attitudine alla pazienza e all’accoglienza.
La scrittura è meditazione, è contemplazione, è minuziosa osservazione della realtà interiore ed esterna, è connessione con i mondi, è respiro.
Il bosco è un mondo popolato da esseri viventi saggi e pazienti: gli alberi.
Non sapremo mai veramente cosa si prova ad essere un albero, ma possiamo dedurne l’animo forte, l’attitudine alla pazienza e all’accoglienza.
Tutto lascia presagire un’esperienza di immersione nelle remote dimensioni dell’anima umana ed arborea.
Il poeta così descrive il laboratorio che propone:
“Fin dall’antichità, in tante e diverse parti del mondo, uomini e donne andavano nelle selve
per cercare pace, per indagare e nutrire la parte più nascosta e misteriosa di sé. Non poche furono le persone che decisero di vivere in questi luoghi, adattandosi, rinunciando a tutto il resto delle comodità che il proprio tempo offriva.
In polverosi tomi, dizionari, vocabolari, diari di viaggio, annuari, c’è chi li chiamava stregoni o sciamani, oppure dendriti, come gli spiriti che si credeva abitassero i tronchi degli alberi, o ancora arboribonzi, mendicanti vestiti di corteccia, a seconda del periodo e della collocazione geografica. Noi, oggi, secoli, millenni dopo, torniamo nelle foreste e nei boschi per riposarci, per ritrovare un tempo diverso da quel frenetico desiderare a cui ci abituiamo, potendo scegliere, proprio per cercare un qualcosa che sentiamo di aver perduto, chissà dove, chissà come; restiamo nelle selve per poco, semplicemente sediamo, camminiamo, ascoltiamo e percepiamo.
Accogliendo alcuni versi e sermoni di eremiti e monaci buddisti, mediteremo, osserveremo e magari scriveremo qualche parola, anche noi diventeremo antichi tessitori di foresta.”
per cercare pace, per indagare e nutrire la parte più nascosta e misteriosa di sé. Non poche furono le persone che decisero di vivere in questi luoghi, adattandosi, rinunciando a tutto il resto delle comodità che il proprio tempo offriva.
In polverosi tomi, dizionari, vocabolari, diari di viaggio, annuari, c’è chi li chiamava stregoni o sciamani, oppure dendriti, come gli spiriti che si credeva abitassero i tronchi degli alberi, o ancora arboribonzi, mendicanti vestiti di corteccia, a seconda del periodo e della collocazione geografica. Noi, oggi, secoli, millenni dopo, torniamo nelle foreste e nei boschi per riposarci, per ritrovare un tempo diverso da quel frenetico desiderare a cui ci abituiamo, potendo scegliere, proprio per cercare un qualcosa che sentiamo di aver perduto, chissà dove, chissà come; restiamo nelle selve per poco, semplicemente sediamo, camminiamo, ascoltiamo e percepiamo.
Accogliendo alcuni versi e sermoni di eremiti e monaci buddisti, mediteremo, osserveremo e magari scriveremo qualche parola, anche noi diventeremo antichi tessitori di foresta.”
INFORMAZIONI RILEVANTI:
Quando: 23/24/25 giugno 2023
Dove: Dimore Montane, contrada Macchia Metola, Roccamorice (Pescara) nel parco nazionale della Maiella.
Costo: per iscrizioni entro il 30 aprile Euro 350; dal 1° maggio costo Euro 390
Il costo include: vitto vegetariano senza alcool, alloggio in stanze condivise o casetta nel bosco o tenda glamping o campeggio, seminario di scrittura, pratiche Yoga, cammini.
Prenotazioni a questo link: bit.ly/3Haddln
Sistemazione presso Dimore Montane: stanze condivise (doppie, triple, quadruple), l’uso singolo delle stanze doppie prevede una maggiorazione giornaliera. Tende glamping (ideale per 3/ 4 persone), 2 cabine nel bosco (uso singolo, oppure ideale per coppie), campeggio.
BIO:
Tiziano Fratus (Bergamo, 1975) ha cucito i passi di una storia umana, arborea e spirituale,
compresa fra “la carta e la corteccia”, coniando concetti quali Homo radix, Dendrosofia e Silva
itinerans. Buddista agreste e nomade editoriale, Fratus ha scritto per quotidiani e periodici ed è
autore di un vasto silvario in costante forestazione pubblicato da editori di ampia diffusione e da
marchi indipendenti. Tra le sue opere Giona delle sequoie (Bompiani), Manuale del perfetto
cercatore di alberi (Feltrinelli), L’Italia è un bosco (Laterza), Ogni albero è un poeta (Oscar
Mondadori), Il bosco è un mondo (Einaudi), Sogni di un disegnatore di fiori di ciliegio (Aboca),
Alberi Millenari d'Italia (Idee Feltrinelli – Gribaudo), Il libro delle foreste scolpite (Laterza), Sutra degli alberi (Piano B), I giganti silenziosi (Bompiani) e Poesie creaturali (LDN).
Ha ideato e condotto trasmissioni radiofoniche per Radio Francigena, attualmente è voce dei grandi alberi per la serie di podcast Radio Arbor – Gli alberi parlano e la trasmissione Geo di Rai 3. Le sue poesie sono tradotte in undici lingue e pubblicate in venti paesi. Abita in una casa con tanti gatti davanti al bosco.
Tiziano Fratus (Bergamo, 1975) ha cucito i passi di una storia umana, arborea e spirituale,
compresa fra “la carta e la corteccia”, coniando concetti quali Homo radix, Dendrosofia e Silva
itinerans. Buddista agreste e nomade editoriale, Fratus ha scritto per quotidiani e periodici ed è
autore di un vasto silvario in costante forestazione pubblicato da editori di ampia diffusione e da
marchi indipendenti. Tra le sue opere Giona delle sequoie (Bompiani), Manuale del perfetto
cercatore di alberi (Feltrinelli), L’Italia è un bosco (Laterza), Ogni albero è un poeta (Oscar
Mondadori), Il bosco è un mondo (Einaudi), Sogni di un disegnatore di fiori di ciliegio (Aboca),
Alberi Millenari d'Italia (Idee Feltrinelli – Gribaudo), Il libro delle foreste scolpite (Laterza), Sutra degli alberi (Piano B), I giganti silenziosi (Bompiani) e Poesie creaturali (LDN).
Ha ideato e condotto trasmissioni radiofoniche per Radio Francigena, attualmente è voce dei grandi alberi per la serie di podcast Radio Arbor – Gli alberi parlano e la trasmissione Geo di Rai 3. Le sue poesie sono tradotte in undici lingue e pubblicate in venti paesi. Abita in una casa con tanti gatti davanti al bosco.
Alessandra Isidoro (Pescara 1978) studia e pratica Yoga dal 2005 con diverse/i insegnanti ed insegna nello spazio Abruzzo Mindfulness a Pescara. Iniziata alla meditazione dal prof. Leonardo Vittorio Arena, da 7 anni è istruttrice di protocolli Mindfulness secondo le indicazioni dell’ideatore Jon Kabat-Zinn. Annualmente si dedica a ritiri di meditazione Vipassana.
Appassionata di montagna, negli ultimi anni rivolge la sua curiosità alle possibili declinazioni della relazione sapiens-natura-universo (biophilia), e a come le esperienze emergenti dalla meditazione possano sostenere una visione profonda e gentile di questa relazione (green mindfulness, interessere). Collabora alla piattaforma Italia Mindfulness.
Appassionata di montagna, negli ultimi anni rivolge la sua curiosità alle possibili declinazioni della relazione sapiens-natura-universo (biophilia), e a come le esperienze emergenti dalla meditazione possano sostenere una visione profonda e gentile di questa relazione (green mindfulness, interessere). Collabora alla piattaforma Italia Mindfulness.
Nel 2022 è diventata mamma di un bambino bellissimo.